Tommaso Fazello

Tommaso Fazello, Definito padre della storia siciliana e Livio di Sicilia, nonché poeta, oratore e teologo.

Tommaso Fazello
Statua di Tommaso Fazello

Frate Domenicano nasce a Sciacca (AG) nel 1498, pubblicò il primo libro stampato sulla storia della Sicilia il De rebus Siculis decades duae.

Descrizione De rebus Siculis decades duae di Tommaso Fazello

Il De rebus Siculis decades duae scritto in latino di cui cura la storia della Sicilia nella seconda decade, invece la prima decade è di carattere geografico il tutto dalle origini remote, citando i lavori di altri storici (Aristotele, Antioco Siracusano, Diodoro Siculo, Callia di Siracusa, Policrate, Omero, Plinio Platone ecc.) Descrivendo il tutto fino ai 1558 quando ha pubblicato l’opera.

Tra le scoperte c’è il tempio di Zeus Olimpio ad Agrigento, i siti di Selinunte, Eraclea Minoa, altri siti che contenevano scheletri di giganti, come testimonia nella sua storia. (di seguito una sintesi della sua opera copiata in originale)

Ma ei non occorre
perder più tempo in questo, perchè s’ io
volessi raccontar tutti quei corpi di giganti ,
che à caso sono stati trovati in diversi luoghi
della Sicilia, ei mi mancherebbe il tempo
e trapasserei i termini del ragionamento, che
io mi son proposto, avvenga che per le cose
dette ei sia manifesto, che i giganti sono
stati al mondo, e ch’ egli hanno abitato la
Sicilia.
‘ Ma se fussero alcuni che volessero saper
la cagione onde avvenisse, chè fussero
generati così grandi, io direi che questo fusse
avvenuto per forza o virtù di stelle, per congiunzion di pianeti, per mescolamento gagliardo
d’ elementi, e per la natura molto
disposta e pronta a generare, e finalmente
l’attribuirei alla volontà d’Iddio ottimo e
grandissimo, il quale abbia voluto mostrar
la possanza sua nel far uomini così grandi,
come ei 1′ aveva mostrata nel fargli viver
molti anni, e nel far aver loro gran
moltitudine di figliuoli.

*De rebus Siculis decades duae. Tomo primo. CAP. VI.

Ma perch’ei nascesse maggior numero
di giganti in Sicilia più che in. altro luogo,
io non direi che questo procedesse
da altro se non dall’ aspetto delle stelle
e dall’altre cose, che necessariamente
concorrono con loro alla generazione, e
se fusse alcuno finalmente, che domandasse
per qual cagione non nascano giganti a’ nostri
tempi ‘, io direi che adesso non è più quella virtù
di stelle ch’ era già, ne son quelle congiunzioni
di pianeti che solevano essere allora; che gli
elementi non hanno più quella forza, che la
virtù del seme non è di tanto valore ch’essa
possa generare sì fatti corpi; e che finalmente
non piace più a Dio che nascano simili uomini

*De rebus Siculis decades duae. Tomo primo. CAP. VI.

Divenuto personaggio importante nell’ordine dei domenicani, rifiutò la carica di Generale dello stesso ordine.

Edifico la chiesa di San Domenico con annesso convento in Sciacca

Tommaso Fazello è morto a Palermo nel 1570, considerato il pioniere fondatore della topografia storica e dell’archeologia Siciliana.

Le nostre note

Anche su questo articolo abbiamo delle domande a cui cercheremo di rispondere in seguito.

Il Fazello scrive senza remore di uomini giganti nati per virtù di stelle e congiunzioni di pianeti.

Ricordiamo che il Fazello, era un sacerdote e non si poteva esporre più di tanto.

Esso come teologo e virtuoso uomo della chiesa, non poteva scrivere cose non vere.

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